Non si dice che a Carnevale ogni scherzo vale? Beh, la ricetta di oggi non è per niente uno scherzo!
Abbiamo davvero cucinato le Sfrappole senza friggerle e sono rimasta impressionata del risultato.
La ricetta originale prevede una cottura in olio bollente di semi di arachide, oppure nello strutto. Vengono cotte per pochi secondo sino a renderle dorate, scolate ben bene e messe sopra della carta assorbente per cercare di eliminare, per quanto poco sia possibile, l’olio in eccesso. Quando sono ancora calde si spolverano con dello zucchero a velo.
Fin qui tutto bene, ma poi chi le mangia? Io no! Non è vero… molte volte sono caduta “in tentazione” e poi si sa, una tira l’altra, però dopo averle mangiate mi resta in bocca sempre quel retrogusto di fritto che non mi piace affatto, per non parlare di quanto facilmente ne resti stomacata anche dopo soltanto 2-3.
E allora perchè non ripetere la stessa ricetta e invece di friggerle non provare a cuocerle in forno? Detto fatto!
La ricetta è la classica della mia nonna, mentre il metodo di cottura è stato un vero e proprio esperimento: non avrei mai pensato che cuocendole al forno avrei ottenuto la stessa croccantezza!
Per un cabaret bello pieno:
- 350 gr farina 0
- 2 rossi d’uovo
- 40 gr zucchero a velo vanigliato
- 1 bicchierino di anice
- 2 bicchierini di succo d’arancia
- 1 pizzico di burro
Ho impastato tutti gli ingredienti fino a formare una palla molto omogenea, poi con l’aiuto di un tirapasta ho steso la pasta per tutti i suoi fori, ripassando 2 volte in quello più stretto. Il segreto è proprio questo: stendere la pasta sottilissima aiuterà tantissimo la cottura.
Con un tagliapasta a zig-zag ho creato dei piccoli rettangolini che ho cotto in forno preriscladato a 200°C per 15 min circa modalità statico. Ovviamente potete anche friggerle nell’olio bollente oppure nello strutto. Dopo aver sfornato le Sfrappole le ho spolverizzate, ancora calde, con dello zucchero a velo vanigliato.
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